“Il riposo del guerriero” del 27 gennaio 2013
Le stelle sono tante, milioni di milioni… recitava il jingle di un saporito spot pubblicitario di un po’ di anni fa.
Sostituendo gli insulti alle stelle il risultato non cambia: decine, centinaia, più verosimilmente migliaia di parole per ingiuriare, offendere, definire in modo ironico, pungente, sarcastico qualcuno che diventa oggetto più o meno provvisorio delle nostre attenzioni per ragioni di altezza, fattezze fisiche, segni particolari, comportamenti, tic e ogni altro tratto fisico o morale della persona che possa risultare rilevante agli occhi di chi lo guarda.
Dalla folta messe dei termini che provengono dal passato e che in gran parte si sono persi strada facendo ne ho selezionati alcune decine che mi sono apparsi di potenziale interesse per il parlante contemporaneo e che ho successivamente ridotto ad uno per ogni lettera dell’alfabeto.
Il risultato è questo abbecedario minore di appellativi che ho corredato delle principali informazioni utili alla loro comprensione e, soprattutto, alla loro rimessa in circolo.
Perché per innovare non è detto che necessariamente si debba guardare al futuro. A volte il futuro può essere il passato: insomma, insulto vecchio fa buon brodo.
Abbordone: per indicare chi corteggia con insistenza. Costituisce, per certi versi, un completamento di abbordatore, usato per indicare il casanova da strapazzo o per chi corteggia in modo sfacciato. Tra i due termini c’è ovviamente una forte aderenza.
Ballista: variante di pallista, usato per indicare chi racconta fandonie o è solito vantarsi delle proprie gesta, per lo più in assenza di ogni fondamento.
Capassone: derivato antico da caput ‘testa’. Così come la parola testa, dal latiino testum che etimologicamente significa ‘vaso’ (dalla stessa parola anche l’inglese test, per indicare ‘prove, esperimenti, miscele’ e in generale tutto ciò che si faceva nel vaso), anche capassone si trova usato in senso concreto per denominare un tipo di recipiente di creta. Il significato è sovrapponibile a quello di capoccione, testone, zuccone. Lo troviamo usato, ad esempio, in Annibal Caro.
Druda/o: donna o uomo dedito a relazioni amorose illecite. In riferimento alla donna indica anche la prostituta o la donna di facili costumi, come spesso accade per i termini che hanno a che fare con la sfera amorosa. La parola drudo è di origine provenzale, lingua romanza in cui però il termine non aveva valenza spregiativa (significava ‘amante, amico’); il femminile si forma sul maschile ma a partire dall’accezione licenziosa.
Epulone: ‘dedito ai bagordi, mangione, crapulone, ghiottone’. Il termine, che etimologicamente rimanda al banchetto, arriva da molto lontano, dalla parabola evangelica in cui si narra dell’epulone che nega e briciole della propria mensa a Lazzaro.
Fannonnolo: probabilmente da fare e da no, ricalca fannullone rispetto al quale ha una valenza onomatopeica maggiore. Lo si trova in Dante.
Guidone: ‘furfante, briccone’; si tratta di un prestito integrato dallo spagnolo guiton ‘mendicante, vagabondo’.
Infingitore: da fingere, indica l’‘ingannatore, colui che simula’.
Lappola: come è facile immaginare si tratta di una parola connessa con il verbo allappare, usato per indicare quei frutti dal succo appiccicoso o che raggrinzisce le mucose. Il sostantivo si trova usato, sempre in riferimento alle piante, non per i frutti ma per indicare degli uncini che si attaccano alle vesti o al manto degli animali.
Miccia: letteralmente ‘asina’. Usato per indicare la donna di facili costumi.
Narcotico: ‘noioso e fastidioso’.
Oblatratore: da latrare, più esattamente oblatrare ‘abbaiare contro’. Indica perciò ‘chi calunnia, il maldicente’.
Pappalasagne: composto da pappare e lasagna o lasagnone, a sua volta indicante ‘lo sciocco, lo sprovveduto, l’incapace’.
Testa di quarzo: variante eufemistica di un’altra testa…
Rimbarbogito: da barba, da cui barbogio, per indicare chi è rimbambito per effetto della vecchiaia.
Sconoscente: l’opposto di riconoscente. È perciò colui che non riconosce o non ricambia i benefici di cui ha goduto.
Trappolatore: da trappola, indica chi è solito tenderle: usato anche per definire il truffatore, l’imbroglione.
Utile idiota: ‘chi agisce nell’altrui interesse senza da ciò ricavarne alcun vantaggio’, o anche ‘chi finisce per agire contro i propri stessi interessi’. È la traduzione di una espressione coniata da Stalin e circolata in italiano per effetto della sua ripresa da parte dei politici di matrice anticomunista.
Vescicante: ‘noioso e irritante’, come una vescica. L’ambito originario del termine è quello farmacologico: indica infatti i farmaci che provocano vesciche come effetto secondario.
Zuzzurellone: ‘infantile, dal carattere immaturo’. Forse di origine scherzosa.
A voi la palla… anzi l’insulto.
(la fonte di questi lemmi è il Grande dizionario della lingua italiana, 21 volumi, 1961-2002, curato da Salvatore Battaglia e successivi aggiornamenti, curati da E. Sanguineti)
27 gennaio 2013 at 15:38
Simpatico lavoro… Ma “utile idiota” è una definizione politica di Lenin, non di Stalin!
"Mi piace""Mi piace"
28 gennaio 2013 at 12:14
Mi devo cospargere il capo di cenere e andare a ripassare la storia… grazie per la segnalazione!
f.
"Mi piace""Mi piace"