Il seminario si propone di mettere a confronto l’immagine dell’Italia offerta dalle narrazioni cronachistiche con quella, più intima e difficile da cogliere, ma proprio per questo più vicina al sentire degli italiani, offerta dalle reti semantiche ricavabili dai testi prodotti dagli italofoni stessi.

Oggetto di approfondimento saranno le innovazioni, a qualsiasi livello (si pensi, solo per citare i casi più evidenti, alla rifunzionalizzazione di piuttosto che o alla diffusione inarrestabile di settimana prossima, di te in funzione non accusativa, al che polivalente, evergreen mai risolto in seno al repertorio linguistico italiano moderno), e le pseudoinnovazioni, in particolare per quanto attiene ai nomi di professione e, in generale, agli usi che investono la questione dell’espressione verbale della parità di genere. Specificamente su quest’ultimo aspetto, al fine di far emergere uno spaccato quanto più possibile efficace, le narrazioni cronachistiche saranno messe a confronto con un campione di dati raccolto ad hoc comprendente un primo gruppo, costituito da interviste semistrutturate somministrate a parlanti riconducibili a strati diversi della comunità linguistica e sociale, e un secondo, nel quale sono state fatte confluire le informazioni ricavate attraverso l’analisi dell’attività social di gruppi di individui scelti per affinità con quelli del primo gruppo.

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Presentazione in ppt

n.b. tutte le immagini impiegate sono state rirese dal web; la tabella finale è ripresa da una esercitazione sulla semantica svolta da una partecipante al corso di Linguistica generale LM 2017-2018, che si ringrazia.