“Il riposo del gerriero” del 5 febbraio 2012

Collectio, sostantivo formato dal verbo colligo , composto di lego, verbo di straordinaria importanza perché connesso con l’azione basilare del ‘raccogliere, riunire, mettere insieme’.

Colligo: tra i primi usi c’è quello nell’ambito della filosofia in cui, per un calco sul greco sullegein, colligo sta per ‘dedurre, concludere (un ragionamento)’.

Da colligo si sono formati: collectio ‘raccolta, riunione’, collector ‘colui che raccoglie’, collectivus ‘collettivo’, collectaneus ‘collettaneo’ e tanti altri termini. Tra i più interessanti c’è senz’altro elegans ‘quello che sceglie bene’ e quindi per un rapporto di contiguità, di causa-effetto, ‘colui che è elegante (perché ha ben scelto)’.

L’uso più famoso di lego è però legato alla lettura, probabilmente perché per poter leggere (o anche pronunciare) una parola occorre mettere insieme (con gli occhi, se si legge: e infatti oculis legere è attestato nel latino preclassico) le lettere di cui è costituita.

Collezione: raccolta di oggetti condotta secondo un criterio ben definito; gli oggetti raccolti sono dello stesso tipo, hanno cioè un valore intrinseco o un interesse di natura storica, artistica, etc. La raccolta può riguardare anche documenti, atti, vocaboli, etc. e, in tal caso, il criterio ordinatore deve consentire di trovarli con facilità. Può essere usato anche in senso ironico in riferimento a gruppi di persone; più recente è l’uso in ambito sartoriale.

Etimo: collectio ‘raccolta’ da colligere, da lego ‘raccogliere’; il significato attuale del termine italiano è stato recepito dal francese, in cui collection prima è attestato con il significato di ‘riunione’ (XIV sec.) poi di ‘collezione’ (1680).

Collezionare: dal fr. collectionner, derivato da collection (metà XIX sec.). GDLI (Grande Dizionario della Lingua Italiana) s.v.: ‘accogliere in una collezione, collezionare qualcosa’. Uno dei primi usi è registrato in Pascoli.

Collezionismo: tendenza alla raccolta di oggetti, etc. che può avere luogo anche da patologie quali schizofrenia o ossessione (con questa accezione morbosa il termine è attestato in medicina)

Collezionista: anche in questo caso il rinvio è al francese, collectionneur nello specifico.

E la collezione potrebbe continuare…